Fra tre giorni la Città di Alessandria potrà finalmente presentare il conto ad un’amministrazione che, continuando a contorcersi nel mantra del “dissesto finanziario”, nulla ha fatto per invertire la tendenza al disastro cittadino.
Neanche ora, ad un passo dall’esame finale, si riesce a delineare un programma vero, un elenco di cose fare, limitandosi a generalizzare come sempre, sfornando – a seguito del famosissimo apparentamento, del quale molti dello schieramento addirittura erano all’oscuro – dei punti programmatici così generici che andrebbero bene pure a New York: ma vogliamo pensare ad Alessandria?
Chi ne ha voglia e riesce a superare il disgusto se li vada a rileggere; vi rovino il finale e vi svelo l’assassino: si impegnano ad individuare, studiare, istituire ecc. ecc.. Ma in questi anni….che diavolo hanno fatto?
Cari amici, domenica 25 giugno è un bivio, non sbagliamo strada, votare a sinistra o peggio non votare significa condannare Alessandria ad altri cinque anni di abbandono, di oblio, di invasione incontrollata.
Cinque anni per pensare, individuare, decidere…..poi altri anni per fare……forse i nostri nipoti vedrebbero qualcosa, sempre che non siano scappati prima, magari a vendere accendini in Marocco o Tunisia!
Non condanniamo Alessandria all’immobilismo ed al populismo!