Gli organi di informazione ci riferiscono di tanti indecisi e delusi che ancora meditano sulla partecipazione al ballottaggio di domenica prossima.
A loro mi rivolgo.
Io, come voi, ho vissuto anni di abbandono da parte della politica cittadina, ho camminato per le vie di Alessandria toccando con mano il degrado, la sporcizia, l’insicurezza, ho visto come voi il vicino di casa che non arriva a fine mese, ho visto il panettiere di fiducia chiudere per strozzinaggio di Stato; ho vissuto anni di promesse a vuoto, di proclami elettorali durati il tempo di un battito d’ali, ho percepito la distanza tra me e gli amministratori locali.
Sono scesa in campo per cambiare questo stato di cose, mi sono messa in gioco perché non è giusto lasciare combattere le battaglie sempre e solo agli altri, perché ho idee, voglia di lavorare, voglia di cambiare.
Diamo fiducia a chi non si vuole perdere nei gironi infernali di una politica fine a sé stessa, a chi vuole risolvere i problemi concreti della Città: Alessandria non ha bisogno delle discussioni su Consip, sui Ministri chiacchierati, sulle piazzate di Trump o sull’età della moglie di Macron; la nostra Città ha bisogno di pulizia, ordine, sicurezza, economia, occasioni di lavoro.
Alessandria ha bisogno di uomini e donne che vogliano impegnarsi a fondo per fermare una discesa senza freni, per arginare l’immigrazione incontrollata, per portare l’Amministrazione Comunale al fianco del cittadino e non contro: i cittadini non sono vacche da mungere per riempire le casse comunali, tartassati da autovelox/bancomat, divieti e balzelli.
Abbiamo bisogno di Libertà.
Date fiducia a chi si vuole mettere a disposizione della Città senza inciuci, senza accordi sottobanco, senza spartizione di poltrone, cariche e benefit di più o meno lunga durata.
Agli indecisi dico: scendete in campo, scegliete la speranza e l’onestà, scegliete il futuro.
Ai delusi dico: ancora una volta, ancora questa volta, date fiducia alla volontà ed alla trasparenza, date fiducia all’impegno che sottoscrivo davanti a voi, NON SARETE PIU’ TRADITI; rinunciare al voto significa arrendersi senza combattere: lo dobbiamo ai nostri figli.
Vi aspetto domenica prossima, statemi vicini.