La Stampa ci informa che Alessandria ha raggiunto il triste primato di città dove il mattone è meno caro.
Chi compra, se può comprare, non può che esserne felice, chi deve vendere lo fa per lo più in perdita. Abbiamo già considerato insieme che da più parti, soprattutto nelle zone ormai degradate della Città ed in quelle invase da sfaccendati e piccola criminalità, chi vende la propria abitazione non lo fa per speculazione ma perché stanco di subire angherie e soprusi, privato della tranquillità di una passeggiata e della serenità di un rientro a casa a tarda ora, poichè pressato da venditori abusivi, questuanti, ubriachi e nullafacenti poco raccomandabili.
Chi li ha spinti a cedere le armi ed a trasferirsi altrove, perdendo anche denaro rispetto al valore originario dell’immobile?
La risposta ognuno di noi ormai la conosce, la vive tutti i giorni sulla propria pelle.
Restituiamo insieme ad Alessandria la dignità sottrattale da troppo tempo. L’inizio della riscossa è l’11 giugno 2017: finalmente potremo intraprendere insieme un cammino di fiducia e costruttivo impegno.